09 Lug

Decreto di validità giuridica del processo sul presunto miracolo

La Causa di Beatificazione del nostro Matteo ha fatto un altro importante passo avanti. Venerdì 14 Giugno il Congresso ordinario della Congregazione delle Cause dei Santi ha concesso il rescritto di validità agli atti giuridici del processo sul presunto miracolo attribuito all’intercessione del Servo di Dio Matteo Farina.
Gli atti sigillati del processo concluso il 21 Marzo a Brindisi con una semplice cerimonia nella cappella dell’episcopio, il 28 Marzo sono stati consegnati alla Cancelleria della Congregazione delle Cause dei Santi e lì sono stati aperti l’11 Aprile. La domanda scritta presentata dalla sottoscritta Postulatrice per ottenere la validità degli atti è stata consegnata al Prefetto della Congregazione Card. Giovanni Angelo Becciu il 14 Aprile, in prossimità del decimo anniversario della nascita al Cielo di Matteo.
Un esperto in diritto canonico e nella legislazione che regola le cause di canonizzazione ha esaminato ogni foglio degli atti per verificare se tutto era stato fatto con regolarità. Dobbiamo riconoscere che questo esame minuzioso e sempre molto preciso si è svolto in tempi relativamente brevi.
Come per il precedente processo che aveva per oggetto l’indagine sulla vita virtuosa del Servo di Dio, anche in questo caso si è trattato di una vera indagine giuridica, con giuramenti, firme, atti importanti…Insomma ogni cosa va fatta con la massima cura e in ossequio alle norme che la S. Sede ha stabilito in materia di cause dei Santi. Non è facile superare questo esame perché le norme da osservare sono tante e minuziose, una garanzia da parte della Chiesa che, quando si tratta di indagare sulla possibile santità di un Servo di Dio, è sempre molto attenta e scrupolosa.
Questo rescritto non si estende al caso clinico sulla cui validità si dovranno pronunciare i medici della Congregazione delle Cause dei Santi, né sulla validità del ricorso all’intercessione di Matteo, materia di competenza del Congresso dei teologi della medesima Congregazione. La validità riguarda l’esattezza della procedura giuridica. Il processo è stato condotto bene, nel pieno rispetto di ogni regola. Questo va a merito del Tribunale che ha lavorato con diligenza e precisione e di tutti quanti hanno collaborato a questo felice risultato. Primo fra tutti l’Arcivescovo che ha seguito con singolare cura e attenzione il lavoro del Tribunale.
Ora dobbiamo pregare tanto, ma tanto perché si deve affrontare la parte più difficile del cammino sul riconoscimento del miracolo che consiste nell’esame da parte dei medici della Congregazione delle Cause dei Santi; un esame sempre molto arduo da superare. Intensifichiamo la nostra preghiera perché anche questa fase vada bene.
In autunno ci aspetta un’altra tappa importante del cammino della causa: l’esame da parte dei teologi della Congregazione delle Cause dei Santi della vita virtuosa di Matteo. Anche questo è un momento delicato e anche per questo occorre pregare.
Certo a leggere tutto questo verrebbe da dire che è meglio non farsi santi! Ma noi abbiamo bisogno di questi testimoni della fede così freschi, giovani, pieni di gioia e di speranza come Matteo. Noi ci mettiamo sulla sua scia e ci lasciamo un po’ trascinare da lui. Per tutti però vale quanto ci dice Papa Francesco nella sua esortazione Gaudete et Exultate:

“Non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario, perché arriverai ad essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essere […] Non avere paura di puntare più in alto, di lasciarti amare e liberare da Dio. Non avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l’incontro della tua debolezza con la forza della grazia”.

Così ha vissuto anche il nostro Matteo che viveva giorno per giorno puntando al Cielo, affidando l’oggi e il domani a Gesù:

«Con gli occhi al cielo voglio vivere la mia vita, o Signore; con gli occhi al cielo per vedere solamente l’amore, perché desidero un giorno poter vivere per sempre con te, senza più peccato, ma solo amore; l’amore che desidero bruci il mio cuore, l’amore che, lo so, cambierebbe la mia vita, come posso accrescere l’amore?
Voglio fare la tua volontà Signore! […]. Con gli occhi al cielo voglio vivere la mia
vita […]. Sperando di raggiungere un giorno la vera vita»

Francesca Consolini
Postulatrice

section-icon

"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

Invia la tua Testimonianza