Matteo Farina su TV2000
E’ andata in onda su TV2000 alle 9.10 del 15 giugno l’attesissima puntata della trasmissione “Bel tempo si spera” dedicata alla figura del Servo di Dio Matteo Farina, presentato da subito come “il giovane che voleva fare l’infiltrato di Dio in mezzo agli altri giovani”, riprendendo una simpatica e significativa espressione usata da Matteo nei suoi scritti.
La trasmissione, condotta da Lucia Ascione, ha visto l’appassionata partecipazione della dottoressa Francesca Consolini, postulatrice della causa di beatificazione del giovane Matteo.
La vita di Matteo è stata ripercorsa con dei piccoli flash riguardanti le tappe più significative e gli episodi più salienti: la sua infanzia normale in una famiglia come tante che viveva una fede semplice e autentica, la frequentazione della parrocchia retta dai Frati Minori Cappuccini che ha determinato una forte componente francescana nella spiritualità del giovane Matteo, la rivelazione di Padre Pio che gli apparve in sogno all’età di 9 anni dicendogli: “Se sei riuscito a capire che chi è senza peccato è felice devi farlo capire agli altri….” e che determinò in lui il desiderio di creare negli altri la stessa felicità che lui avvertiva dentro di sé e che lo portò poi ad essere un “infiltrato” tra i giovani. Matteo voleva contagiare tutti col suo “virus” che era l’Amore di Dio.
Mentre la postulatrice andava avanti con la sua testimonianza, sullo sfondo scorrevano delle foto e dei piccoli spezzoni di video girati in famiglia o tra amici che ci hanno rimandato le immagini di un Matteo sempre sorridente, impegnato come cantante solista in una band , circondato da amici, l’anima delle feste, come è stato definito. Il suo sorriso sincero e pulito, la sua simpatia umana e l’ estrema disponibilità, secondo la dottoressa Consolini, sono stati un tramite per arrivare più a fondo nei rapporti di amicizia e poter così “contagiare” il maggior numero di ragazzi possibile!
Neanche il sopraggiungere della terribile malattia che lo portò alla morte all’età di 19 anni, è riuscito a spegnere quel sorriso…anzi, come testimoniato dalla madre nel documentario “Matteo dono di Dio” di cui nel corso della trasmissione è stato riproposto qualche flash, nel momento in cui si manifesta la malattia Matteo diventa il più forte di tutti, è lui che dà coraggio e infonde serenità nei suoi familiari. Matteo non si è mai sentito un malato; ha continuato a studiare con ottimi risultati, a progettare un futuro con la sua fidanzata con cui ha condiviso un percorso di crescita nella fede, a testimoniare con la vita e i suoi numerosi scritti una fede granitica e un abbandono totale alla volontà del Signore : “Accucciati umile nelle braccia di Dio e lasciati andare ….”
La postulatrice nel corso della trasmissione, ha accomunato la figura di Matteo a quella di altri giovani dei quali porta avanti attualmente il processo di beatificazione: il dodicenne Silvio Dissegna,Venerabile, e il quindicenne Servo di Dio Carlo Acutis, rivelando come sia stata proprio la mamma di Carlo a parlarle per la prima volta del giovane Matteo e a farle crescere l’interesse per la sua figura.
Ciò che unisce le figure di questi giovani in cammino verso la santità è l’Amicizia vera con Gesù che li ha accompagnati e ha permeato tutte le fasi della loro crescita fisica e spirituale. Non giovani che guardano la vita dal balcone (cit. Papa Francesco), o si lasciano sedurre o fuorviare dai tanti idoli del nostro tempo, ma giovani che hanno avuto lo sguardo fisso su Gesù fino all’ultimo respiro, crocifissi con Lui!
La dottoressa Consolini ha poi avuto parole di apprezzamento e di elogio per l’Arcivescovo di Brindisi, S.E. Mons Caliandro che, con una sensibilità e una intuizione pastorale fuori dal comune, ha accolto e sostiene la Causa di Matteo. Così come l’intera città di Brindisi che si è mostrata fin da subito molto entusiasta e molto coinvolta in tutti gli eventi riguardanti la figura del giovane Matteo, organizzati negli ultimi mesi dall’Apostolato della Preghiera, attore della causa di beatificazione, e dall’Associazione Matteo Farina.
“Una città intera che ha abbracciato e che si è accucciata ai piedi del suo guerriero”..questa l’espressione usata dalla conduttrice del programma per definire la figura del giovane brindisino.
Il termine “guerriero” a prima vista sembra cozzare con l’immagine mite e sempre sorridente di Matteo, con la sua fama di pacificatore nelle discussioni e nelle incomprensioni che si creavano a volte nel gruppo di amici, sempre pronto a spendere una parola buona per tutti …. ma forse analizzando bene la sua figura e soprattutto la sua testimonianza concreta di vita lo ritroviamo davvero “agguerrito” contro le ingiustizie sociali ed economiche o contro i falsi “dei” che distolgono i giovani dai veri valori della vita.
Determinato e granitico nella Fede , nella volontà di abbandono a Dio, nell’Amore verso il prossimo, soprattutto verso il debole e l’emarginato; stoico nella sopportazione delle sofferenze che per lui erano il “distintivo di un’anima scelta da Dio”… e allora sì, l’immagine di Matteo, guerriero col sorriso, ci piace e ci fa capire quanto ancora abbiamo da scoprire sulla figura di questo giovane per cui si aprirà il prossimo 19 settembre, data del suo compleanno, il processo di beatificazione!