25 Feb

Quaresima e preghiera: uno spazio intimo con Dio tra i frastuoni del mondo

<<Pregare è pensare a Dio, amandolo>>. Le parole di Charles de Foucauld racchiudono il significato del legame intimo che la preghiera tesse tra noi e Dio, un legame che va coltivato nel silenzio, che richiede ascolto e predisposizione di cuore. La Quaresima, tempo in cui contempliamo nel mistero della Passione, Morte e Resurrezione la sostanza della nostra vita cristiana, è un momento propizio per distaccarci dall’inesorabile fragore del mondo, dalla quotidianità disordinata che ci trascina nel suo vortice privandoci del tempo prezioso per prenderci cura della nostra anima.

Come vivere allora la preghiera in questo “tempo forte”? Certamente predisponendo il cuore all’ascolto e lasciandoci guidare “dalla voce di Dio” che in questo silenzio parla.

“Ciò che vorrei sarebbe scoprire ogni giorno la preghiera e con essa il mio essere Cristiano, per non vivere tutto macchinosamente”. Così scrive Matteo in una lettera: sente forte il desiderio di coltivare questo legame con Dio. La preghiera occupa un posto importante nella sua vita, scandisce il ritmo delle sue giornate e si fa ancora più intensa nel momento della prova. Non è una preghiera che racchiude richieste personali, Matteo prega per gli altri e si rivolge a Dio con atteggiamento amorevole e trepidante.

La recita giornaliera del Santo Rosario e la lettura della Parola si arricchiscono in Quaresima della recita della Via Crucis, non solo comunitaria in parrocchia, ma anche come momento personale di meditazione nella semplicità delle mura domestiche e la lettura del passo della Crocifissione lo commuove fino alle lacrime. Matteo trova nella preghiera la forza per offrire le sue sofferenze, per aprire il suo cuore non solo a Dio, ma anche ai fratelli. Si raccoglie in ginocchio di fronte al tabernacolo tra i banchi della chiesa, fa lo stesso in ginocchio ai piedi del suo letto:  << quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà>> (Mt 6,6) .

Ciascuno di noi cerca Dio nella preghiera, Matteo scriveva “l’obiettivo principale di ognuno è proprio la ricerca di Dio, sperando di arrivare un giorno alla Sua presenza”.  La preghiera è per lui fondamentale, si interroga spesso sulle modalità, chiede consiglio ai religiosi, e scrive “nel frattempo cercherò di dialogare di più con Dio, per imparare ad ascoltare la sua voce”. È la voce di Dio che Matteo cerca pregando, la sua preghiera si fa ascolto, ascolto e ricerca della Sua Santa Volontà.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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