05 Ott

XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

07 ottobre 2018

Dal Vangelo secondo Marco 10, 2-16

“… è lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?. Gesù rispose loro:”Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. Dissero:”Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla”. Gesù disse loro:”Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma……”.

Gesù, si rivela sorprendentemente esigente riguardo all’amore sponsale. Il dramma del peccato ha profondamente turbato l’ordine e l’armonia del rapporto coniugale. Ed ecco che il brano evangelico di oggi ci pone sotto gli occhi una realtà a cui Cristo si oppone : “in principio non era così”. “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” (v.9). Per la ‘durezza del cuore” umano è saltata l’unità del matrimonio , è venuta meno la parità dei diritti e si è deformato il disegno originario di Dio.

Gesù, ai farisei che si rifanno alla legislazione mosaica, addita l’intenzione originaria di Dio stigmatizzando la loro incapacità a realizzarla. Superando il legalismo egli colloca il dibattito nell’orizzonte giusto: quello dell’alleanza di Dio con il suo popolo. Ed è l’Alleanza nuova in Cristo che illumina anche il senso definitivo dell’alleanza matrimoniale. La sessualità e il matrimonio vengono infatti confermati nel Nuovo Testamento nella loro realtà e bontà creaturale, ma acquistano anche il significato ulteriore di Alleanza, nel Patto tra Dio e l’uomo sigillato nel sangue di Colui che sta andando a Gerusalemme per venire consegnato nelle mani degli uomini.

Gesù chiede un impegno che trovi ispirazione, alimento ed esempio nell’amore di Dio. Allora l’incontra tra i due si trasforma in comunione e in cammino insieme, la fedeltà si fa inventiva e non stancamente ripetitiva. Ma l’amore fedele chiude un lungo apprendistato: è dono e compito insieme.

L’ affermazione del versetto 9: “L’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto” vuole proteggere l’amore, perché esso è integralmente salvato solo se l’uomo lo riporta all’intenzione originaria del suo Creatore, che è il più profondo e misterioso fattore di congiunzione del legame matrimoniale.

E’ importante passare dall’innamoramento al vivere insieme con l’altra persona, ciò esige pazienza, ascolto, perdono, attenzione, sopportazione, riconciliazione. La fedeltà è infatti costituiva del matrimonio cristiano poiché si fonda sulla fedeltà di Dio all’Alleanza.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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