12 Giu

SS. TRINITA’ Anno C

Gesù annuncia parole illuminanti sul Paraclito e la sue funzioni. Sarà lo Spirito a guidare alla verità tutta intera del Vangelo; egli prenderà e annuncerà tutto quello che Gesù ha ricevuto dal Padre.

L’evangelista Giovanni, come è solito fare, ripresenta le tematiche, le approfondisce allargandole come cerchi concentrici e progressivi.

Gesù rivela che il suo ritorno al Padre fonda l’esistenza nuova della comunità e garantisce una presenza-assenza nella forza dello Spirito, l’altro Paraclito, che continua ad intercedere, guidare, assistere e illuminare.

Il fondamento della nuova esistenza (escatologica) dei discepoli è credere che Gesù si trova in Dio. E questa fede richiede l’azione dello Spirito della Verità.

L’ ‘andare’ di Gesù al Padre ha un effetto sull’esistenza dei discepoli: la loro tristezza si cambierà in gioia (v.20).

Tre verbi descrivono l’azione postpasquale dello Spirito: guidare verso la verità intera, esprimere ciò che avrà udito, comunicare ai discepoli ciò che è del Figlio.

E’ alla verità tutta intera che lo Spirito conduce. La verità intera è la signoria del Cristo Salvatore, e solo lo Spirito può far capire fino in fondo il mistero di Cristo.

La glorificazione di Gesù non si esaurisce nell’evento della croce/risurrezione, ma si prolunga nell’azione dello Spirito che  ‘prenderà quel che è mio e ve lo annuncerà’.

L’espressione del v. 15: ‘Tutto quello che il Padre possiede è mio’ indica che Gesù condivide l’essere divino con il Padre e la comunica zio e dello Spirito prende da Gesù, cioè da Dio stesso. La Chiesa è legata dall’annuncio dello Spirito alla rivelazione del Cristo e guidata nell’approfondimento della verità.

Noi credenti siamo diventati il tempio dello Spirito e la nostra vita deve annunciare l’amore del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. ( Come continua a ripetercelo Papa Francesco!).

Oggi è più che mai urgente testimoniare il Dio-Trinità in un mondo dove l’individualismo è imperante e il profitto ci assorbe e ci dilania.

Domandiamoci allora: che rapporto abbiamo con il nostro battesimo,in cui siamo stati immersi nel mistero di Gesù Cristo? Come ci lasciamo guidare dallo spirito nelle nostre scelte?

Vivere a immagine della trinità significa non chiudersi nell’individualismo e nell’egocentrismo, ma avere uno stile di esistenza aperto alla comunione.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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