01 Nov

Solennità di Tutti i Santi

1 novembre 2017

La santità è un cammino quotidiano che si sperimenta in comunione con Cristo.

Afflitti, perseguitati, tribolati i santi non solo sono vulnerabili, ma sono realmente feriti, però hanno trovato la forza nella loro debolezza.

Oggi contempliamo questo mistero: i morti per Cristo, con Cristo e in Cristo ora sono viventi con Lui e noi siamo in comunione con loro, noi, chiesa ancora peregrinante, con la chiesa celeste. Con loro formiamo il corpo di Cristo, con loro siamo i figli di Dio, con loro saremo una cosa sola con il Figlio.

Se non ci fossero i santi, se non credessimo nella comunione dei santi resteremmo chiusi nella nostra solitudine, Ecco allora il forte richiamo che risuona per noi in questa festa: riscoprire il santo accanto a noi, sentirci parte di un unico corpo.

La chiesa oggi, nella colletta chiede al Signore ‘l’abbondanza della sua misericordia’. Quest’anno siamo chiamati a riflettere particolarmente sulla misericordia e ci deve essere di grande conforto sapere che la fonte della nostra santificazione è proprio la misericordia di Dio.

La festa di tutti i santi celebra proprio la vittoria della misericordia di Dio sul nostro peccato.

La lettura del libro dell’Apocalisse ci dice che la santità è un cammino, è seguire l’Agnello, è sperimentare – ci dice il Vangelo- la comunione col Signore, e ciò è beatitudine anche nelle difficoltà.

Per il cristianesimo santo è chi, per grazia, mostra nella sua vita la luce di Dio, così come è brillata sul volto di Gesù.

I santi sono nostri fratelli segnati come noi da vulnerabilità e fragilità; essi però hanno creduto nella misericordia di Dio, più forte delle loro debolezze. Essi ‘hanno trovato forza nella loro debolezza’ (Ebr. 11,34), perché la forza del credente suppone il suo essere vulnerabile. Ma la fede trasfigura la debolezza in forza, perché aiuta chi crede a vivere le contraddizioni e le prove come occasioni di sequela dell’Agnello.

Spesso chiediamo ai santi di intercedere per noi, ed essi intercedono, in unione con Cristo, per la salvezza di tutto il mondo, intercedono per noi preso il Padre, come fa Gesù secondo quanto ha promesso.

I santi entrano in relazione con tutti gli uomini poiché la loro carità è diventata universale e pregano per tutti, e per i bisogni dell’intera umanità: per loro i limiti dello spazio e del tempo sono ormai superati: essi sono contemporanei a tutti ed a ciascuno!

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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