19 Mag

Solennità di Pentecoste – Anno B

l brano del Vangelo odierno unisce due passi riguardanti la missione dello Spirito Santo nei confronti di Gesù e dei discepoli. Il primo è ripreso dal discorso di Gesù sull’odio del mondo; questo ha odiato lui; odierà, perseguiterà anche i suoi discepoli. Lo Spirito Santo li conforterà, li proteggerà.
Il secondo passo è ripreso dal contesto dell’arringa, della difesa che lo Spirito Santo farà nei riguardi della missione di Gesù.

La liturgia li ha uniti assieme per farci comprendere meglio la presenza attiva, costante dello Spirito Santo nella vita della Chiesa, nella storia degli uomini. Allo scopo offriamo qualche breve annotazione sui due passi.

Il primo (Gv 15,26-27) ci parla della venuta dello Spirito Santo come “paraclito”. Il termine “consolatore” va tradotto con “paraclito”. Paraclito è un termine forense e indica la funzione attiva di assistente, di avvocato. Lo Spirito Santo è mandato dal Padre come “Spirito di verità” per difendere Gesù, per confondere i suo avversari, i suoi giudici iniqui, per mostrare come nelle sue parole e nelle sue opere c’è l’azione segreta del Padre: il Paraclito attesterà che Gesù è veramente l’inviato dal Padre; confermerà quanto egli ha detto, ha fatto. In particolar modo mostrerà che la morte di Gesù non è un insuccesso, un fallimento, ma la manifestazione più autentica dell’amore divino, e che il suo ritorno al Padre costituisce il suo trionfo, la sua glorificazione. Lo Spirito Santo è in funzione di Gesù, del suo mistero.
Il secondo passo (Gv 16,12-15) mette in risalto la missione dello Spirito nella comprensione di quanto Gesù ha rivelato. Certamente Gesù ha detto tutto ai discepoli, perché egli è la piena rivelazione del Padre. A quanto egli ha detto e fatto non può essere aggiunto nulla. Il compito dello Spirito Santo sarà quello di introdurre i discepoli in modo pieno nella rivelazione fatta da Gesù. Lo Spirito Santo illustra quanto Gesù ha insegnato e fatto. La salvezza apportata da Gesù è per tutti gli uomini di qualsiasi luogo e di qualsiasi tempo. La morte, la risurrezione di Gesù, la sua ascensione non sono fatti del passato; ma eventi salvifici che si prolungano nella storia di ogni epoca. La missione dello Spirito Santo sarà quella di illuminare gli avvenimenti della storia con la viva luce della rivelazione.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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