27 Gen

IV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

28 gennaio 2018

Mc. 1, 21-28

“Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro, e cominciò a gridare dicendo: “Che vuoi da noi Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”:                                                        

Vi è un’autorevolezza di parola e di azione che rende vivace il branco del vangelo di oggi: si parte dalla parola di Gesù che ‘suscita ammirazione’ (vv. 21-22) e si passa ad una parola che ‘provoca la guarigione (vv. 23-26), per arrivare ad una parola che sprigiona interrogativi sulla sua persona, e che lo rende popolare ( vv.27-28).

Dopo la chiamata dei primi discepoli Gesù inizia con successo la vita tra la gente. La scena è ambientata a Cafarnao, scelta come punto di partenza per la prima parte della sua attività apostolica.

Nel giorno festivo, il sabato, nella sinagoga Gesù insegnava. Il verbo, espresso al tempo imperfetto indica un’azione prolungata, quasi a voler richiamare la piena dedizione del Maestro a questa sua importante attività.

Gesù parla con autorevolezza, la sua parola si impone perché capace di scaldare il cuore e illuminare la vita.

Gesù accetta di incontrare colui che tutti evitano, mostrando così che la sporcizia e l’impurità più grandi sono quelle di chi rifiuta di sporcarsi le mani coi fratelli.

Prima ancora che la parola di Gesù, è la sua presenza a far scattare una forte reazione ad un uomo posseduto da un demonio, che reagisce alla santità di Gesù gridando “Che cosa vuoi da noi? Sei venuto a rovinarci! ” (Letteralmente: “che cosa c’è tra noi e te?”).

A questo punto la parola che aveva suscitato tanta ammirazione assume la severità e la forza di un forte comando: “Taci! Esci da lui!”. La presenza di satana schiavizza, quella di Gesù ri-crea, permettendo all’indemoniato di ritrovare se stesso e la sua unione con Dio.

Nella parte conclusiva del brano risuona la domanda della gente che, stupita dalla parola di Gesù così potente, si interroga su quanto sta accadendo: “Che è mai questo? Un insegnamento  nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spirito impuri e gli obbediscono”. Dal fatto alla persona il passo è breve. Nasce un vivo interessamento per Gesù che ha compiuto la prodigiosa opera di liberazione di un ossesso.

L’inizio dell’attività di Gesù è segnata da un evento clamoroso. Sarà importante conservare lo stupore per la sua parola e soprattutto per la sua persona.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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