17 Feb

I Domenica di Quaresima – Anno B

18 febbraio  2018

Dal Vangelo secondo Marco 1, 12-15

“…Lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea, predicando il vangelo di Dio e  diceva “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”.

Lo Spirito che è sceso in modo visibile nel battesimo, ora spinge Gesù nel deserto, perché Egli prenda su di sé il peso dell’umanità peccatrice e la introduca per sempre nella nuova e definitiva alleanza.

Marco presenta la tentazione come la prima azione spirituale: Lo Spirito spinge alla difficile impresa di discernere il proprio cuore, per rinnegare l’idolatria e farvi regnare la volontà di Dio.

Lo Spirito “getta” Gesù nel deserto. Il verbo “gettare” è interpretato da alcuni alla luce dell’espulsione di Adamo ed Eva dall’Eden, costretti a vivere in un mondo ostile: Così Gesù, nuovo Adamo, va a liberare tra le bestie feroci il primo Adamo per riportarlo verso Dio, vincendo la tentazione.

Altri, invece, interpretano il testo alla luce dell’episodio dell’Esodo: la cacciata del popolo nel deserto per essere messo alla prova lungo quarant’anni; Gesù ha vinto la potenza di Satana, là dove il popolo aveva ceduto alle tentazioni.

La scelta decisa di Gesù di obbedire a Dio dà l’avvio al suo annuncio di salvezza.

V.15: “Convertitevi e credete al vangelo”. Da una parte ‘conversione’ significa ‘ritorno’ ritornare sui propri passi, ripartire dal punto di arrivo; dall’altra significa “cambiare mentalità.

Nella teologia biblica il “tornare indietro” esprime una “andare incontro”: solo ritornando alla fede originaria di Dio, fondamento di tutte le promesse, si coglie il vero “avvicinarsi del regno” in Gesù Cristo.

La Quaresima, tempo di conversione, diviene tempo del ritorno alla fedeltà di Dio, ci chiede di porre i nostri passi sui passi del Signore.

section-icon

"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

Invia la tua Testimonianza