20 Lug

Processo di beatificazione e canonizzazione di Matteo

Carissimi Amici di Matteo ci stiamo avvicinando alla data del 19 settembre, giorno nel quale si aprirà il Processo diocesano informativo sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Matteo Farina.

Di cosa si tratta e cosa si farà in quel giorno?

L’appuntamento è per tutti, soprattutto per i giovani, nella bella Chiesa di S. Maria del Casale il 19 settembre alle 18.30. E’ stato scelto questo giorno perché è il compleanno di Matteo.

Nella splendida cornice, ricca di storia e di suggestioni quali sono gli affreschi di questa antica chiesa, si aprirà ufficialmente la causa di beatificazione di Matteo. Celebreremo insieme all’Arcivescovo Mons. Domenico Caliandro la preghiera del Vespro; poi si terrà la prima sessione del Processo diocesano. Questo è sempre un momento solenne e unico nel suo genere: ogni membro del Tribunale ecclesiastico, a partire dall’Arcivescovo, pronuncia il solenne giuramento, in nome di Dio, di eseguire fedelmente il proprio compito perché tutto riesca a Sua gloria e per il bene della Chiesa. Le formule giuridiche che sentiremo pronunciare non sono parole vuote o obsolete in questo tempo tutto tecnologia e fretta; sono parole solenni che impegnano in coscienza davanti a Dio e manifestano la serietà con la quale la Chiesa affronta il tema della santità e il vaglio dei candidati agli altari, anche quando si tratta di persone giovani.

In questi giorni ho pensato che sia bello e anche significativo che questi impegni così solenni si prendano nella Chiesa del Casale che, nel suo passato, ha udito i giuramenti dei Crociati e dei Cavalieri.

Anche tutti noi che più da vicino saremo coinvolti nella fase diocesana della Causa di beatificazione ci impegniamo a far conoscere meglio al mondo e alla Chiesa questo giovane campione di Cristo, questo cavaliere moderno della Croce e del Vangelo che ha combattuto la sua buona battaglia con la fede, l’amore a Gesù e alla Madonna, la carità e il sorriso. E che è rimasto fedele fino alla fine agli impegni del Battesimo.

Ma tutti, anche quanti non avranno parte attiva nel processo, ne sono comunque i protagonisti; con la preghiera e l’impegno di testimonianza personale dobbiamo sostenere quanti lavoreranno più direttamente nell’interrogare i testimoni e nel raccogliere i documenti. Deve essere nostro l’impegno di far conoscere Matteo nelle nostre parrocchie e ai nostri giovani che hanno tanto bisogno di modelli autentici e attuali. Di persona ho sperimentato che i giovani cercano questi modelli, così diversi da quelli che ogni giorno la società presenta loro; quando presento agli oratori, alle parrocchie, ai gruppi giovanili giovani come Carlo Acutis e Matteo Farina, i ragazzi, dai più piccoli delle elementari e medie, ai grandi liceali e universitari, ne rimangono conquistati. Vedono in loro l’autenticità della vita umana e cristiana, l’amicizia con Gesù Cristo, la ricerca serena dei valori che non si perdono, la capacità di dare un senso alla vita quotidiana, alle amicizie, agli impegni scolastici, e anche all’amore.

Diamo quindi ai nostri giovani l’opportunità di conoscere questi testimoni del Vangelo e della gioia di vivere dei giovani, si impegnino ad essere come loro: autentici, unici, sereni, contenti di vivere ogni giorno il dono della vita e della fede.

Concludo con queste parole di Matteo che penso ci preparino bene all’evento del 19 settembre e che possono essere un programma di vita per ciascuno di noi:

Vorrei immergermi nel tuo amore mio Dio, per poter vedere il mondo come lo vedi tu, anche per poco, per capire come fai a vincere tutto con l’amore.

Quali sono i tuoi progetti per me?

Come posso servirti?

È difficile vivere nel mondo quando la fede ci dice che non siamo del mondo.

Ma se me lo chiedi, se è per questo che mi hai voluto, non è impossibile. Conosci i miei limiti, meglio di me.

Mio Dio ho due mani, fa che una sia sempre stretta a te sicché in qualunque prova io non possa mai allontanarmi da te, ma stringerti sempre più; e l’altra mano, ti prego, se è tua volontà, lasciala cadere nel mondo… perché come io ho conosciuto te per mezzo di altri così anche chi non crede possa conoscerti attraverso me. Voglio essere uno specchio, il più limpido possibile, e, se è la tua volontà, riflettere la Tua luce nel cuore di ogni uomo.

Grazie, per la vita. Grazie, per la fede. Grazie, per l’amore. Sono tuo!

Dott. Francesca Consolini

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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