19 Mag

Matteo a Roma: “di festa in festa”

Dopo la bella festa del 24 aprile, la causa di beatificazione di Matteo ha iniziato il suo percorso romano. Il 26 aprile alle 09.30 del mattino i plichi contenenti gli atti processuali e la documentazione relativa a Matteo sono stati consegnati alla Congregazione delle Cause dei Santi. Il giorno dell’anniversario del funerale (25 aprile) era in viaggio per Roma pronto a varcare la porta della congregazione il giorno seguente.

Don Claudio, don Stefano ed io abbiamo consegnato alla Cancelleria della Congregazione i plichi sigillati. Questo è il primo atto del cammino romano di ogni causa. Un cammino in genere alquanto complesso e anche non rapido, ma, a quanto pare, Matteo ha deciso di correre anche a Roma; infatti il giorno dopo, il 27 aprile, è stata concessa l’approvazione alla mia nomina a postulatrice per la fase romana. Questo mi ha permesso di poter presentare la richiesta alla apertura degli atti processuali. Quando la Congregazione delle Cause dei Santi avrà concesso il decreto di apertura degli atti, verranno aperti i sigilli in ceralacca apposti dall’Arcivescovo durante la cerimonia del 24 aprile. Gli atti verranno rilegati in volumi e un esperto della Congregazione provvederà ad esaminarli attentamente al fine di verificare se tutto è conforme alle norme che regolano tali atti.

Detto così sembra che si tratti solo di atti formali e anche alquanto burocratici; in realtà tutti questi passaggi sono segno della serietà con la quale la Chiesa esamina le cause dei santi e ogni atto ad esso relativo. La documentazione su Matteo trasmessa a Roma proverà, lo speriamo, ma ne siamo sicuri, che il nostro giovane amico ha vissuto ogni virtù cristiana in grado eroico.

Certamente spetta alla postulatrice seguire ogni passo giuridico, studiare la documentazione, elaborare quella che in linguaggio tecnico si chiama Positio sulla vita e le virtù del Servo di Dio, ma devo poter contare sulla preghiera e sulla vicinanza spirituale di ogni amico di Matteo, perché sia capace di svolgere bene il mio compito e perché lo Spirito Santo aiuti me e gli altri che lavoreranno su Matteo a fare bene ogni cosa. Continuiamo ad affidarci a lui nella preghiera, a chiedere il suo aiuto nelle piccole e grandi prove della nostra quotidianità. Lui è vicino al Cuore di Gesù e ci dà una mano, come quando era in vita, sempre pronto ad ascoltare, aiutare, intuire le necessità degli amici.

“Di festa in festa”, come si danno appuntamento i giovani; anche la consegna degli atti a Roma e l’inizio del cammino romano è una festa, perché è un passo fondamentale nel cammino verso la santità riconosciuta dalla Chiesa. Ma Matteo non ha finito di sorprenderci e senza dubbio ci riserva altre sorprese e altre feste. E quindi ci diamo appuntamento a prestissimo per aggiornarci!

Soprattutto però il suo sorriso, immagine della purezza e della bellezza della sua anima, ci invita alla vera festa, cioè essere sempre innamorati di Dio, cercare di fare la sua volontà: “Voglio fermamente rinnamorarmi di Dio. Non che adesso non gli voglia bene, ma desidero riscoprire quel rapporto fantastico che ti riempie la vita e ti dà la gioia in tutte le azioni. Lo so che esiste, ma probabilmente l’ho lasciato cadere in fondo l’anima e si è impolverato! […] “La mia convinzione è che farò ciò che vuole il Signore, perché è difficile fare la sua Volontà, ma è anche difficile non farla”.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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