18 Dic

Gli auguri di Matteo

Carissimi Amici di Matteo un caro saluto a tutti; voglio subito comunicarvi che la Causa di Matteo a Roma ha fatto un altro passo avanti; la settimana scorsa è stato nominato il Relatore della Causa, ossia l’esperto incaricato di leggere e presentare la Positio su Matteo, lo studio sulla sua vita e le sue virtù perché poi questo possa essere esaminato dal Collegio dei Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi. Si tratta di mons. Maurizio Tagliaferri un sacerdote molto esperto e noi dobbiamo aiutarlo con la preghiera allo Spirito Santo perché il suo giudizio sia guidato dalla fede. Ha già in mano il lavoro e credo non ci metterà molto ad esaminarlo.

Ora passiamo a noi. Come ogni anno qualche giorno fa mi sono trovata a pensare agli auguri di Natale da mandare alle tante persone che Fausto ed io conosciamo. Ero un po’ stanca degli auguri tradizionali che non lasciano quasi mai il segno, di presepini, angioletti… scene belle, commuoventi ma in fondo che al di là dell’emozione del momento poi scivolano via e così pure le frasi che li accompagnano. Anche queste indovinate, spesso tratte dal Vangelo che parlano della Natività.

All’improvviso navigando in internet per mie ricerche mi è comparsa davanti l’immagine di questa mamma con  in braccio il suo bambino; ha poco della poesia natalizia ma moltissimo del Vangelo; è la Madonna dei nostri giorni con il braccio il Bambino di Gesù di oggi: poveri, senza un rifugio, alla ricerca di accoglienza e di amore. E altrettanto improvvisamente ho “sentito” le parole di Matteo sul Natale: condivisione, calore umano, saper riconoscere Gesù fatto uomo nel piccolo, nel povero, nel profugo. E allora ecco gli auguri scelti per quest’anno con la speranza che siano auguri che non ci lascino la coscienza in pace, ma ci provochino a guardare oltre, ad aprire le mani e il cuore.

E allora buon Natale a tutti noi!

Fausto e Francesca vi augurano un buon Natale di santità e condivisione

 

“Avevo pensato per quest’anno ad un Natale diverso… ma mi sono fermato un attimo a riflettere sulla possibilità di regalare la vita a tanti bambini che la perdono ingiustamente per colpa delle guerre, delle malattie e del sottosviluppo in generale… La cosa più bella è il gesto: privarci di un bene superfluo per “dare la vita” a chi non ha neanche una casa… siate concordi con me nell’affermare che è un bel modo di VIVERE diversamente il Natale.”(Servo di Dio Matteo Farina)

 

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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