Sono ricco, talmente ricco da fare invidia,
non una villa, ma mille;
non dieci auto, ma diecimila.
Ai miei pasti numerosi servitori
preparano pietanze abbondanti e succulente.
Eppure la sera nella mia reggia mi sento solo.
Non ho amore, nessuno a cui dare i miei averi.
Non mangio da giorni, eppure non ho fame;
vivo con la mia gente in condizioni disumane,
eppure sono contento di essere uomo.
Nessuno nel mondo si preoccupa di noi,
preferisce sperperi, orgoglio e odio;
eppure non mi sento abbandonato.
Ogni giorno, assieme a volontari e sacerdoti,
partecipo alla Santa Messa.
Che gioia.
A causa della sofferenza potrei morire
da un giorno all’altro, ma non ho paura.
Non ho niente con me se non l’amore di chi soffre come me,
e soprattutto quello di Cristo.
Sono il più povero sulla Terra, eppure mi sento il più ricco.
Matteo Farina (12.08.05)