XVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
Nessun miracolo di Gesù è così ben registrato dagli evangelisti come la moltiplicazione dei pani (Mc. 6, 34-44; Mt. 14, 14-21; Lc. 9, 12-17).
Nel IV vangelo l’episodio offre lo spunto per una lunga catechesi sul pane di vita, che occupa tutto il capitolo e che troveremo anche nelle prossime domeniche.
Dopo il burrascoso scontro con i giudei al capitolo V, ora essi non sono più in scena, ma troviamo una ‘grande folla’ (v.2).
La struttura del brano segue quella dei racconti di miracolo: scenografia e presentazione dei personaggi (vv.1-4), Gesù pone ai discepoli un problema che non sanno risolvere (vv. 5-9), parole e azioni di Gesù che si concludono con il miracolo (vv.10-13), conseguenze del miracolo (vv.14-15).
La folla che segue Gesù sta volentieri con lui.
Gesù, la Parola fatta carne, offre ora la sua parola nella quale si presenta come pane di vita.
In Giovanni la scena è tutta dominata dalla figura del Maestro, mentre gli altri evangelisti assegnano un ruolo importante anche ai discepoli.
Nel IV Vangelo è Gesù che, “alzati gli occhi vide che una folla veniva da lui” (v.5),. E’ Gesù che prende l’iniziativa di interrogare Filippo “per metterlo alla prova”, poiché “egli sapeva quello che stava per compiere”.
Filippo abbozza una risposta; Andrea aggiunge l’informazione di un ragazzo con cinque pani e due pesci: un’inezia rispetto ai bisogni di tanta gente.
Gesù non vuole solo sfamare una moltitudine, ma invitarla al banchetto che sta preparando, segno e anticipo del banchetto messianico della fine dei tempi.
L’imperativo finale: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto” contiene l’idea di una sovrabbondanza di cui altri usufruiranno.
Attraverso questo segno Gesù ha rivelato qualcosa della sua identità più profonda, ma la gente si ferma al vantaggio personale, non si interroga sull’identità di Gesù.
Gesù rifiuta riconoscimenti ufficiali e se ne va, per far capire che non è uno che facilita la vita, al contrario, egli è Colui che da in abbondanza e a tutti, ma chiede anche di essere seguito sulle strade difficili della rinuncia a sé per essere totalmente di Dio.