XVII Domenica anno C
Il vangelo di oggi ci propone un’istruzione sulla preghiera. Sollecitato dalla domanda di uno dei suoi seguaci Gesù insegna il Padre Nostro, cui segue una parabola per terminare con una riflessione sull’efficacia della preghiera.
Luca fa di questi momenti oranti l’asse portante della sua cristologia.
La domanda dei discepoli esprime l’implicito desiderio di essere iniziati allo stile di preghiera del loro Maestro. Scaturisce da qui l’insegnamento del Padre nostro, che Luca riporta in una versione più beve rispetto a quella di Matteo. La novità di questa preghiera va cercata nel fatto che essa rappresenta un modello di fede vissuta e osservata nel Maestro.
L’ appellativo ‘Padre’ che introduce le cinque brevi richieste è come il portale d’ingresso di questa straordinaria preghiera.
L’invocazione ‘sia santificato il tuo nome’ sollecita l’intervento del Signore perché il suo nome si riveli ai popoli nella sua maestà e grandezza e spera che ogni uomo lo riconosca come Proprio Signore e possa sperimentare la sua sollecitudine di Padre.
‘Venga il tuo Regno’: anche se il regno di Dio si è fatto vicino in Gesù, tuttavia la sua piena realizzazione e visibilità si avranno solo al di là del tempo presente. E’ anche l’auspicio che ogni uomo possa conoscere il Signore come proprio re e pastore.
Anche la domanda del pane entra nella prospettiva del Regno, perché la preghiera cristiana abbraccia l’intera esistenza dell’umanità con le sue necessità non solo di ordine spirituale, ma anche di ordine materiale.
Il ‘perdono dei peccati’ ci ricorda che la nostra disponibilità a perdonare è data dalla gratitudine per il perdono che Dio offre a noi stessi : chi si sente amato non può non far traboccare il proprio amore!
‘Non abbandonarci alla tentazione’: con questa richiesta il discepolo chiede al Padre di impedire che, durante le prove della vita, entri in una situazione di crisi che lo possa portare all’infedeltà o all’abbandono della fede.
L’insegnamento del Maestro continua con una parabola in cui Gesù chiarisce che il chiedere, cercare, bussare con fiducia non dispiace al cuore di Dio.
Luca propone quale risposta del Padre il dono per eccellenza che egli riserva ai discepoli di Gesù: “Egli darà lo Spirito santo a quelli che glielo chiedono” (v.13).