04 Feb

V Domenica del tempo Ordinario – Anno C

La scena che il vangelo di oggi ci offre mostra Gesù che infonde coraggio ai suoi discepoli, li invita a non avere paura e dà loro il compito di diventare pescatori di uomini.

La liturgia di questa V domenica ci presenta due vocazioni: quella di Isaia ( 1 Lettura) e quella di Pietro (Vangelo).

Mentre Isaia riceve la sua vocazione nel contesto sacrale e liturgico del tempio, la vocazione di Pietro avviene in un contesto feriale, mentre svolge la sua professione di pescatore.

I discepoli che lasciano tutto per seguire Gesù sono i segni più convincenti della Parola che chiama e ottiene una risposta senza ripensamenti o esitazioni.

Alla chiamata segue un primo contatto ravvicinato tra Gesù e Simone. Di lui viene sottolineato il fatto che egli è proprietario e gestore della barca, con la chiara allusione alla sua futura posizione all’interno della Chiesa.

Gesù gli chiede la barca per parlare meglio alle folle, poi il contatto si fa ancora più stretto: Gesù invita Pietro e il gruppo dei suoi aiutanti a prendere il largo e gettare le reti per ritentare la pesca che si era rivelata infruttuosa e faticosa (vv.4-5). La risposta di Pietro è un’umile espressione di impotenza: “Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla”. Tuttavia Pietro è disposto ad obbedire all’invito di Gesù. Obbedendo egli esprime l’atteggiamento di chi si fida e si affida, ed afferma: “Sulla tua parola getterò le reti”.

Come per i miracoli del vino a Cana e della moltiplicazione dei pani, anche qui si intendono evidenziare i risultati sorprendenti che superano ogni attesa: le reti che si rompono, le barche che si riempiono fino all’orlo.

Di fronte a tanta grazia, Pietro, come Isaia, compie un gesto carico di religioso timore, e si prostra davanti alla maestà della potenza di Gesù. Gesù non chiede qui la sequela, ma esprime una promessa che ha una forza superiore a qualunque imperativo: “D’ora in poi sarai pescatore di uomini” (v.10). L’attività di Pietro e dei suoi compagni è trasferita su un altro piano, quello del servizio apostolico.

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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