Solennità dell’Immacolata – Anno A
8 dicembre 2019
Vangelo di Luca, 1-26-38
La solennità di oggi è un anticipo di tutti i doni di salvezza, di grazia, di santità che il Messia sta per effondere sulla terra. Maria racchiude in sé tutte le attese, le speranze e le preghiere del popolo di Israele ed è immagine della Chiesa, chiamata a liberarsi da ogni colpa e ruga per presentarsi sposa vergine ed incontaminata e, al tempo stesso, madre feconda e lieta di tanti figli. Per questo il Papa Pio IX, nel 1854, nella Patriarcale Basilica di san Pietro in Vaticano, dichiarò solennemente verità di fede la Concezione Immacolata di Maria: era l’8 dicembre!
La festa dell’Immacolata Concezione, così popolare, è legata alla storia del primo peccato dell’uomo, al Peccato originale. La fede trova in esso la causa del male che affligge l’umanità in tutte le sue più svariate forme.
Ma la fede ci fa anche vedere la speranza certa di liberazione e salvezza, contenuta nelle stesse parole di condanna del peccato e del suo istigatore, il nemico dell’uomo: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen 3,15).
La Donna, eletta fin dall’eternità ad essere la Madre di Colui che schiaccerà il capo del nemico dell’uomo non sarà contaminata dal suo veleno, ma sarà la tutta Pura, la nuova Eva e madre dei nuovi Viventi, eletti anch’essi dall’eternità, ad essere santi al cospetto dell’Altissimo. Oggi celebriamo la Concezione senza macchia della Madre del Salvatore e con Lei benediciamo il Padre che ha benedetti anche noi nel suo Figlio con ogni benedizione spirituale nei cieli.
Di fronte al saluto dell’Angelo Maria rimane turbata, e all’annuncio della sua elezione a madre del Salvare ella chiede: “come è possibile”. L’Angelo l’assicura: “non temere… nulla è impossibile a Dio… lo Spirito Santo scenderà su di te”. E allora Maria pronuncia il suo “Fìat” e il suo totale e gioioso abbandono a Dio: “Ecco la serva del Signore”.
Gli interventi di Dio nella nostra vita, la sua chiamata e ciò che essa comporta, ci possono turbare, farci dubitare. L’esempio dell’Immacolata e il suo aiuto ci spronino a imitarla. Con Lei canteremo allora il nostro Magnificat, di grazie, di Lode e di vittoria