III Domenica di Avvento – Anno C
Lc. 3, 10-18
Il brano evangelico di oggi ci presenta la predicazione e il battesimo di Giovanni Battista.
I Vangeli sono ‘vangelo’, cioè annuncio gioioso di una novità racchiusa in un messaggio indirizzato t tutti, specialmente agli esclusi e ai poveri. Chi scrive i vangeli è già innamorato di Gesù e con il suo scritto vuole coinvolgere altri, noi oggi, ad innamorarci di Lui. Per questo la parola di Dio è sempre attuale: nel momento in cui la leggiamo si compie per noi come se fosse proclamata e scritta per la prima volta.
Al tempo di Gesù l’attesa messianica era così frenetica che tutti erano attenti ad ogni piccole segno che potesse indicare l’arrivo del Messia. La predicazione di Giovanni il Battezzatore sulle rive del Giordano ebbe un grande seguito perchè le folle videro in lui o il Messia o un profeta.
Il battesimo di Giovanni dato nell’acqua corrente significa che è finita la siccità della profezia e della Parola ed è tornata l’abbondanza dello Spirito di Dio che manda sulla terra la rugiada e la pioggia della Parola di Dio.
Il brano di oggi riporta tre categorie di persone che si avvicinano a Giovanni con la stessa domanda: “Che cosa dobbiamo fare?” (Lc. 3, 10.12.14) dichiarando così la loro disponibilità ad accogliere la novità. I pubblicani sono collaborazionisti dei Romani invaso rida cui hanno avuto l’appalto delle tasse, e sono considerati ladri di professione; i soldati sono violenti che si offrono a che li paga di più e sono considerati immondi per la violenza e i soprusi ce operano.
Alle folle e alle altre categorie Giovanni non chiede di cambiare vita,a offre l’inizio di un percorso, la prospettiva da cui partire: la condivisione dei beni materiali come condizione di libertà interiore (v.11); la giustizia senza frode che significa concretamente non rubare (v.13), e infine il rispetto degli altri e il rifiuto di arricchirsi a danno dei poveri (v.14).
Giovanni non fa piazza pulita di ciò che esiste. La folla resta folla, i pubblicani restano pubblicani e i soldati non smettono di fare i soldati, ma a ciascuno dà una indicazione adatta al proprio stile di vita. Egli offre la direzione di senso: spetterà poi a loro decidere il modo di cambiamento, quando incontreranno Cristo, e contrappone il suo battesimo ‘con acqua’ al battesimo ‘in Spirito Santo e fuoco’ di uno più forte di lui. (v.16).