24 Mar

Domenica delle Palme – Anno B

Dal Vangelo secondo Marco 14,1 – 15,47

Al centro della domenica delle Palme non stanno gli ulivi, ma Gesù, il Cristo, che entra a Gerusalemme come il ‘servo’ che va alla morte per dare speranza e consolazione alle folle che lo cercano come pecore perdute senza pastore.

E’ valida particolarmente per il Vangelo di Marco l’espressione di un famoso esegeta, secondo il quale i Vangeli sono “un racconto della passione con un’ampia introduzione”.

Il modo di raccontare di Marco è la presentazione di una serie di quadri in cui diversi personaggi entrano in confronto diretto con Gesù che continua, nella Passione, la sua missione di annunciatore del Regno alle persone più diverse, per essere con tutti, fino in fondo.

Un altro particolare importante, nella Passione, è il silenzio di Gesù. Parla brevemente all’inizio, parla a Giuda, alle guardie, al sommo sacerdote, a Pilato. E poi tace. Ma Egli, col suo silenzio, domina tutto. Vi è un gran contrasto tra le persone che si agitano intorno a lui, e Gesù, che con la sua silenziosa presenza è al centro. Con il suo solo esistere, con il suo solo essere là, Gesù parla, e giudica.

In Marco, accanto alla tensione legata all’identità di Gesù attraverso i titoli cristologici, incontriamo appunto un Gesù che conduce un cammino che lo porterà alla solitudine, all’abbandono.

Gesù appare profeta ridotto al silenzio. Il vangelo del Regno annunciato  con potenza di parola , entra ora progressivamente nel silenzio. Alla fine della sua vita terrena anche i discepoli lo abbandoneranno , ed Egli si dirigerà solo verso la croce; resteranno soltanto alcune donne ad osservarlo da lontano, le uniche fedeli che lo avevano servito e seguito dalla Galilea; esse andranno al sepolcro il primo giorno dopo il sabato per ungere il corpo di Gesù, e riceveranno l’annuncio da parte di un giovane biancovestito: anch’esse fuggiranno dal sepolcro e non diranno nulla a nessuno, per paura.

Tutto il Vangelo sembra un cammino volto a concentrare tutto il suo significato sulla sola persona di Gesù. L’abbandono dei personaggi a lui fedeli produce l’esito di attirare maggiormente l’attenzione su di Lui, Redentore e Salvatore.

section-icon

"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

Invia la tua Testimonianza